La dimora della saggezza
Come è accaduto per altri scritti di questo prolifico Autore, anche la presente edizione italiana dell'originale in tedesco Der Weiseine: Eine Wohnung Bereiten (1991) «è da considerarsi in sostanza nuova», anche se non è sostanzialmente mutata la lettura della saggezza come «simbolo di quella pienezza di vita che comporta una certa pace interiore e felicità, insieme a una visione matura e profonda della vita».
È un libro da leggere, rileggere e meditare, nella consapevolezza che il saggio è «colui che ha accesso al tutto (che non è la somma delle sue parti)»; è un libro scritto con un'apertura mentale e una disponibilità al dialogo di cui pochi sono capaci, facendo ricorso al lessico cristiano, ma anche a quello hindù e buddhista; un libro, dalla cui lettura si evince che l'uomo non deve inutilmente cercare ove si trovi la "dimora della saggezza", ma deve piuttosto impegnarsi per diventare egli stesso il luogo in cui la saggezza possa prendere dimora. Per conseguire questo fine occorre anzitutto assumere consapevolezza del fatto che il contrario della saggezza non è - come potrebbe sembrare - l'incapacità, né l'ignoranza, e neppure la stoltezza, ma l'erudizione, e che «il voler saper tutto è la vera assenza di saggezza».
Frequente è il ricorso in questo prezioso libro di non grande mole, a quella sorta di
rovesciamento dei luoghi comuni che caratterizza molti scritti di questo grande filosofo, teologo e mistico del nostro tempo, che riesce a trasmettere al lettore, con questo scritto per molti versi mirabile, la consapevolezza che, per quanto riguarda la vita spirituale, non si tratta tanto di fare delle conquiste, quanto piuttosto di diventare disponibili e aperti ad accettare e ad accogliere.
In questo mondo in cui si combattono guerre e si uccide in nome di un presunto possesso della verità, Panikkar, rievocando l'insegnamento di San Tommaso d'Aquino, ci ricorda che, ben lungi come siamo dal "possedere" il vero, dobbiamo piuttosto imparare a lasciarci possedere dalla verità, dopo aver rimosso i molti veli che possono nasconderla, e conclude che la saggezza si origina dal silenzio, che è la vera sorgente dell'essere e della parola.
Stefano Piano